I
nostri
muscoli
possono
produrre
ATP
(
adenosina
trisolfato)
per
un
periodo
massimo
di
5-6
secondi
attivando
i
seguenti
processi:
•
Scissione del creatinfosfato
in ADP e ATP per l’utilizzo in sforzi oltre i 13 secondi.
•
Respirazione aerobia,
nei muscoli produce ossigeno e glucosio che producono 36 molecole di ATP, di carbonio e acqua
•
Glicolisi anaerobia
, quando non sono presenti delle quantità adeguate di ossigeno e glucosio si produce l’acido lattico.
Capisco che non è semplice, riassumendo, i sistemi energetici possono essere:
•
anaerobico
alattacido,
quando
lo
sforzo
richiesto
è
attorno
ai
10
secondi
o
meno,
diventa
un
sistema
energetico
,
la
quantità
di
ossigeno
richiesto
è
normale
a
quanto
racchiuso
nei
muscoli
utilizzati
ed
il
tempo
di
produzione
di
energia
e
sufficiente per il ricambio naturale, la produzione di acido lattico non avviene.
•
l'anaerobico
lattacido
è
il
sistema
energetico
utilizzato
nelle
attività
che
richiedono
forza
e
resistenza
per
un
tempo
attorno
al
minuto,
il
suo
nome
è
dovuto
alla
mancata
richiesta
di
ossigeno,
per
ossidare
il
substrato
energetico
(anaerobico) ed alla produzione di acido lattico.
In pratica, il sistema energetico, anaerobico allattacido e aerobico lattacido si innescano uno dopo l’altro in funzione dei livelli di
ossigeno presenti nel muscolo ed al tempo di lavoro del muscolo stesso ed alla sua intensità di utilizzo.
Il
tiro
con
l’arco
:
…
ricordiamoci
che
dobbiamo
iniziare
ad
allenarci
con
un
buon
riscaldamento,
lo
stesso
consiglio
è
valido
prima
di
una
gara.
Quando
procediamo al riscaldamento arriveremo, con gli esercizi a sentire una sensazione di fatica,
quindi saremo vicini alla produzione di acido lattico. L’acido lattico quando interviene, rallenta fino a bloccare l’attività muscolare richiesta, andando oltre, si
rischiano, lesioni tendinee, muscolari, legamentose ed infiammazioni alle articolazioni. Non entro nelle formule specifiche, perchè credo che sia meglio capire
bene il principio e così dare una risposta a tutte le lamentele che il nostro corpo ci invia quando gli chiediamo di più dopo una giornata sedentaria.
Dobbiamo usare la percezione della fatica come un campanello che suona e ci avverte di non esagerare nello sforzo, ma anche come un campanello di allarme
che si innesca quando non ci alleniamo a sufficienza o riprendiamo l’attività sportiva dopo un fermo di più di 4 giorni.
Il limite della “fatica” è allontanabile, nel tempo, con l’esercizio continuo e ben cadenzato, ma non si può eliminare. Il nostro corpo ha dei meccanismi che
consentono di risparmiare energie, dobbiamo ingerire alimenti per ricavarne zuccheri e quant’altro necessario ad alimentare il cervello e l’apparato muscolo-
scheletrico, in proporzione a quanta energia è prodotta, siamo in grado di muoverci nelle attività richiesta con i muscoli che aumentano di volume. Se ci
fermiamo per pochi giorni, bastano 2, i muscoli non avendo più bisogno di energia extra si riducono di volume e di conseguenza si riduce la richiesta di energia
ed il ciclo riparte.
Foza e coraggio ….Buon tiro
ATLETICA
anaerobico allattacido - preparazione atletica
Fontana Alessandro - Allenatore e Docente incaricato FITARCO